Come creare e gestire un team di lavoro

Abbiamo dedicato uno spazio su un tema molto interessante che è l’importanza di creare e gestire un team vincente per realizzare una’azienda di successo. Su questo argomento abbiamo chiesto a Paolo Manocchi, formatore comportamentale e life e business coaching, di scrivere per i lettori di Coaching.uno alcuni consigli sulla costruzione e gestione di un team.

Quando leggiamo le storie di chi ha attivato una startup e lo ha fatto da solo ed è diventata una persona di successo tendenzialmente viene da pensare che il suo successo dipenda esclusivamente da se stessa.

In realtà il concetto espresso va approfondito un po’ meglio e cioè è indubbio che chi ha l’idea per sviluppare una Start Up e ne è il promotore ha anche la priorità intellettuale della start up stessa, ma oggi più che mai da soli non andiamo da nessuna parte ed è fondamentale creare Il team.

Ecco che allora, la più grande capacità, caratteristica o talentuosità, chiamala come preferisci, che chi fonda un’azienda deve avere è la sensibilità cognitivo-emozionale di saper selezionare i collaboratori del proprio team!

Come creare e gestire un team di lavoro

Perchè il TEAM aiuta a far decollare l’azienda

Cosa significa in pratica avere questa attenzione verso la sensibilità cognitivo-emozionale?

In questi 33 anni di attività professionale passata insieme a persone e professionisti di diversi ordini e gradi, mi permetto di affermare che ciò che fa e farà sempre più la differenza nei prossimi anni, per chi volesse attivare una start up, è la capacità del fondatore di evidenziare in maniera estremamente chiara la propria SCALA DEI VALORI.

“Valore” è una parola che deriva da valere e significa ciò che è o non è degno di stima, rispetto al periodo storico nel quale ci troviamo e alla cultura nella quale siamo immersi.

Chiarendo molto bene a se stesso quali siano i suoi valori imprescindibili di riferimento avrà in automatico una sorta di griglia attraverso la quale selezionare le persone del futuro team.

Tutti coloro che non sentiranno i VALORI del fondatore come valori nei quali credere ed identificarsi ecco che automaticamente non potranno far parte della START UP.

Brain storming potenziato

Se fossi in un ristorante, e volessi pranzare, preferiresti avere un menù con su scritto una sola portata o un menù con un’ampia scelta?
Così vale per la start up.

Per permetterle di avere una maggior quantità di opzioni evolutive per la sopravvivenza ecco che una pluralità di persone presenti facilità la pratica del Brain Storming e quindi la ricerca della migliore soluzione possibile avere a disposizione un team permette di confrontarsi su idee anche molto diverse: e questo vuol dire aumentare la possibilità di trovare delle soluzioni vincenti.

Esiste però una condizione imprescindibile perchè questo possa realizzarsi: tutti i partecipanti alla creazione della start up devono avere un “baglio di ingredienti” relazionale-comportamentali che si riassumono in quelle che una volta si chiamavano soft skill, ovvero “abilità leggere”, ma che di leggero non hanno proprio nulla.

Flessibilità ad adattarsi a cambiamenti di contesto di sistema o relazionale, umiltà di sapere che si può imparare da chiunque, apertura mentale ad accettare la diversità di cultura, di idee, di pensiero….insomma in tutte le sue forme, disponibilità alla delega di compito facendo quindi lavorare chi è stato delegato senza stargli sempre con il fiato sul collo, fiducia negli altri componenti del team, capacità di agire una comunicazione non verbale (tono, volume, mimica, gestualità, postura) adeguata a creare sintonia piuttosto che al conflitto.

Meno filtri percettivi e più idee

Il team riduce il rischio di discutere sempre della stessa idea, di sclerotizzarsi su un unico aspetto, di innamorarsi del proprio pensiero.

La presenza di più soggetti permette una maggior “vivacità intellettuale” innovazione e cambiamento, almeno dal punto di vista culturale e di approccio relazionale, per questo il team diventa la fonte dalla quale attingere idee diverse spunti diversi per sviluppare al meglio il progetto di business della start up stessa.

Meno logica e più cuore

Ecco perchè prima ho scritto che è necessario che i componenti della squadra siano PERFETTAMENTE ALLINEATI CON I VALORI DEL FONDATORE.

Questo allineamento permetterà di far riferimento alla PARTE EMOTIVA presente in ciascun partecipante alla star up che nel linguaggio quotidiano chiamiamo MOTIVAZIONE, ma altro non è che la forza delle EMOZIONI che in determinati momenti di difficoltà saranno le uniche che governeranno la start up stessa.

Queste energie straordinarie serviranno per superare problemi, difficoltà per soddisfare esigenze della clientela e per resistere alla frustrazione dei mancati risultati che ci si aspetta quando si AMA quello che si fa e lo si vorrebbe vedere funzionare al più presto e al meglio.

Conoscenza e competenza, logica ed emotività

Il vantaggio di avere un team impegnato nella creazione di una start up diventa anche una maggior garanzia per coloro che dovessero decidere di investire il loro denaro in una “idea”.

Certo è che ci sono alcuni strumenti tecnici imprescindibili nel processo di richiesta di capitali, come un buon business plan e conseguenti documenti contabili precisi, ma l’investitore vuole anche “pesare” le diverse CONOSCENZE (sapere) e COMPETENZE (saper fare) dei componenti del team.

Infatti il vantaggio di essere in più di una persona, è che le conoscenze dei diversi soggetti coinvolti, ovvero quello che sanno, e le diverse competenze, ovvero quello che sanno fare, diventano una maggior garanzia per l’investitore che apprezzerà la presenza di una intelligente e funzionale integrazione di differenze.

Il “rischio di impresa” si riduce perchè l’investitore si renderà conto di trovarsi di fronte alla possibilità che là dove non riuscisse a trovare la soluzione un componente del team, la presenza degli altri colleghi potrebbe invece risultare la chiave vincente.

Ma l’aspetto più significativo che deve emergere nello speech di presentazione di fronte agli investitori è la forza dell’integrazione tra parte LOGICO-RAZIONALE e parte EMOTIVO-CREATIVA, che permette di “pesare” quanto le persone siano amalgamate, quanto ci credano, e quanto siano allineate dal punto di vista VALORIALE e MOTIVAZIONALE (saper essere), perchè l’investitore sa bene che queste due ultime caratteristiche sono la vera “garanzia” del successo della futura start up.

Quindi il “clima relazionale” diventa forza occulta e nel contempo straordinariamente evidente. Se stessimo parlando di un motore ciò che vi ho appena detto sarebbe “l’overboost” ovvero una sovra spinta, quindi un’ulteriore fonte di energia che va a sommarsi ad una importante potenza già presente nel metaforico motore della start up, motore già naturalmente sovra alimentato con un turbocompressore, quindi come dire che già la start up deve vivere di energie straordinarie e la fusione del SAPERE, SAPER FARE e SAPER ESSERE dei componenti del team renderà la start up una start up candidata al successo!

Cristian Andreatini

Sono appassionato di storie, ogni volta rimango affascinato da come il potenziale umano possa fare una rivoluzione nella vita delle persone, quando viene riconosciuto, accettato e gestito con grande consapevolezza.