Uno dei miei difetti principali fino a non molto tempo fa era la mia tendenza a reagire in modo brusco quando qualcosa mi innervosiva.
Questo aspetto della mia personalità finiva inevitabilmente per offuscare la felicità mia e di chi mi era vicino.
Il consiglio più frequente in tali circostanze è in genere quello di “contare fino a 10” prima di reagire.
Il mio problema, a quel tempo, era che non riuscivo mai ad arrivare fino a dieci e reagivo ben prima.
Trovare il modo per controllare le mie reazioni è stato uno dei miei obiettivi principali fino a quando non sono riuscito a centrarlo.
C’è voluto tempo, applicazione e molto sforzo per riuscirci ma direi che ora sono piuttosto soddisfatto del risultato.
Uno dei trucchi che mi hanno maggiormente aiutato in tal senso è stato quello di abituarmi a pormi delle domande sul mio comportamento ogni volta che mi venivo a trovare in una situazione potenzialmente in grado di farmi “perdere le staffe”.
Quando sento che sto per innervosirmi e dare in escandescenze, cerco innanzitutto di prendere immediatamente consapevolezza del mio stato d’animo e mi pongo queste domande:
Approfondimenti:
Non sarà forse colpa mia?
Perché sento la rabbia salire?
C’è una ragione valida o forse sto creando tutto da solo nella mia mente?
Non sarà forse stato il mio comportamento a causare questa situazione?
Quando senti che la situazione ti sta sfuggendo di mano, cerca di comprendere quali sono le tue responsabilità nella circostanza.
Poniti nella prospettiva dell’altra persona e forse ti renderai conto che non hai nessun motivo valido per arrabbiarti.
Arrabbiandomi risolverò qualcosa?
A volte le nostre arrabbiature dipendono in modo palese dal comportamento altrui.
Ci irritiamo quando gli altri sono in ritardo a un appuntamento, quando ci superano mentre siamo in coda al supermercato o ci tagliano la strada mentre siamo alla guida.
In tutti questi casi, arrabbiandoci riusciremo a risolvere la situazione e a sentirci bene?
La risposta è no.
Al contrario, ci sentiremo peggio e finiremo per amplificare negativamente una situazione che in fondo non era così esasperante.
Posso essere di aiuto?
A volte mi ritrovo a sentirmi frustrato e a perdere la pazienza soltanto perché mi sento incapace di essere di aiuto.
In questi casi ho compreso la soluzione più efficace è quella di alzare la voce e chiedere apertamente a chi è vicino a me come posso essere di aiuto.
E’ proprio aiutando gli altri che spesso riusciamo a calmarci e a sentirci meglio.
Ed è una sensazione impiegabile poter essere di aiuto.
Sono a disagio?
Quando mi sento a disagio tendo a perdere più facilmente la pazienza.
Se riesco ad avere la lucidità di pormi questa domanda e ad assumere consapevolezza della situazione di disagio nella quale mi trovo, riesco comunque a tranquillizzarmi.
Mi focalizzo allora sui motivi del disagio e lavoro su di essi piuttosto che limitarmi ad arrabbiarmi.
Posso provare a riderci su?
Ricorrere al senso dello humour è un’arma efficacissima per evitare di perdere la pazienza.
Ovviamente riuscire a ridere di una situazione potenzialmente irritante non è affatto facile, ma vale la pena provarci.
Prova ad analizzare la situazione con distacco, osservala come se tu non ne fossi il protagonista e cerca di trovare dei lati divertenti che possano rendere buffa la vicenda.