Cosa vuol dire essere un coach

Oggi sempre più persone sono alla ricerca di un coach per farsi supportare e ricercare dentro di sé i punti di forza per fare la differenza e vivere una vita più concreta e appagante.

Qui puoi scoprire il mio pensiero riguardo ad un tema a cui tengo molto, che cosa significa per essere un coach che faccia questa professione con amore, coraggio e impegno.

Ad oggi non c’è ancora una norma che definisce le competenze dei Coach professionisti l’unica cosa che è stato definito sono i parametri e quindi il campo d’azione dell’attività di Coaching.

Il coach, un vero coach, sa che ogni persona è costantemente alla ricerca della felicità ed è sempre proiettata alla soddisfazioni dei propri bisogni. Un classico esempio che ritengo profondamente utile è che fa capire quanto appena detto è la piramide dei bisogni di Maslow dove si possono trovare i bisogni fisiologici, che sono quelli che ti governano in quanto essere umano ed esprimono la tua natura più primaria ed essenziale.

Cosa vuol dire essere un coach

Salendo nella piramide dei bisogni si va incontro a quelle tipologie di esigenze riguardanti diversi aspetti della vita e difatti non a caso le categorie entro cui rientrano sono dal basso verso l’alto.

In cima alla piramide di Maslow sono rappresentati quei bisogni che forse non sono necessari quanto quelli fisiologici per consentire il mantenimento della salute fisica, ma risultano altrettanto importanti per salvaguardare quella psichica e mentale.

Questa premessa a mio avviso è importante per essere un bravo coach, perché ci si approccia alla professione e al cliente con etica e rispetto. Dico questo perché in Italia la professione non è ancora regolamenta e chiunque può fare il coach avendo frequentato una scuola di coaching.

Cosa significa per me essere un Coach

  1. Fare di me stesso il mio primo cliente.
  2. Fissare e raggiungere traguardi personali e professionali.
  3. Fare con passione il proprio lavoro.
  4. Studiare continuamente il coaching.
  5. Supportare il cliente a raggiungere un obiettivo.
  6. Saper dire di no ad un cliente.
  7. Essere coerente con i principi del coaching.
  8. Essere un coach anche quando non si è davanti al cliente.
  9. Sospendere il giudizio e accogliere il cliente.
  10. Sapere ascoltare attentamente il cliente.
  11. Riuscire a fare domande efficaci ed esplorative.

Il coach a mio avviso è uno stile di vita, ho avuto la fortuna di frequentare una scuola di coaching a Pescara diversi anni fa dove il coach mi faceva respirare l’aria del coaching in tutti gli aspetti, ho percepito la passione che ci metteva nel spiegare la disciplina e la cura nel trovare le parole giuste per far passare determinati concetti.

Per la prima volta avevo visto un coach, un vero coach e ho capito per fortuna che cosa significa essere un coach e ho scelto di essere un coach!

Tra il dire e il fare c’è di mezzo l’essere un Coach

Oggi è difficile scegliere un coach, essendo una disciplina abbastanza nuova e non regolamentata tutti possono urlare di essere coach e praticare il coaching.

Per questo che spesso ci sono clienti insoddisfatti, che rimangono delusi e non si fidano più di questa professione.

Sapendo questo, un coach, per essere un bravo coach, secondo me deve fare informazione sul Coaching e difenderlo da chi si approccia solo per prendere clienti e portare a casa un lavoro in più ogni mese.

Il coaching non è questo, il coach non fa questo. Rispetto, coerenza e disciplina solo alla base. De André nella canzone “la città vecchia” cantava:

E se alla sua età le difetterà la competenza
Presto affinerà le capacità con l’esperienza
Dove sono andati i tempi d’una volta, per Giunone
Quando ci voleva per fare il mestiere
Anche un po’ di vocazione?

Ecco, per fare il coach ed essere un coach serve la vocazione!

Riconoscere un bravo Coach

Prima di tutto c’è la coerenza. Come faccio ad essere un bravo coach, guidare un cliente verso un risultato se io per primo non riesco a fissare un obiettivo e raggiungerlo? Come fa un coach a lavorare con un cliente sulla fiducia in sé stessi se per primo ha una bassa autostima?

Un bravo coach lo si riconosce dal suo stile di vita, dagli obiettivi che riesce a fissare e raggiungere, dal percorso professionale e dai risultati che riesce a far ottenere ai propri clienti.

La professione del coach non si improvvisa, è un mestiere come tanti altri e così come gli altri mestieri ci vuole passione, costanza e formazione continua.

Cristian Andreatini

Sono appassionato di storie, ogni volta rimango affascinato da come il potenziale umano possa fare una rivoluzione nella vita delle persone, quando viene riconosciuto, accettato e gestito con grande consapevolezza.