Il viaggio interiore alla scoperta del tuo vero io durante il corso della tua esistenza, porta a gettarti a capofitto in mille avventure o barcamenarti a fatica in situazioni difficili sino a trovare il porto sicuro in cui approdare, ma nulla sarà più formativo ed emozionante di quel percorso intimo in grado di dirti ciò che realmente sei.
E’ un processo facile? Decisamente no! Spesso anzi è foriero d’insidie e il rischio di commettere passi falsi è alquanto elevato. Perché allora dovrei affrontare un percorso d’iniziazione volto a scoprire chi sono?
La risposta è semplice: perché è essenziale. Una volta intrapreso il viaggio interiore, a ogni singolo passo, subirai un profondo cambiamento personale di cui potrai beneficiare per il resto della vita.
Andiamo quindi ora a vedere come affrontare al meglio questo lungo viaggio interiore per migliorare te stesso e scoprirti per quello che se e vuoi davvero.
Approfondimenti:
Conosci te stesso
Vuoi che il primo passo del tuo viaggio interiore parta immediatamente nel migliore dei modi? Allora puoi sicuramente affidarti alla massima socratica del conosci te stesso.
Si tratta di un precetto di fondamentale importanza nella costruzione gnoseologica e morale dell’impianto speculativo del grande filosofo greco Socrate.
Ma non siamo qui per fornirti una dissertazione più o meno approfondita della storia della filosofia greca, la cosa importante è che tu riesca a concentrarti sul significato della massima, perché è proprio lì che si può trovare quella chiave necessaria per aprire lo scrigno del tuo vero io liberandolo da tutte le incertezze e le paure.
Si dice che Socrate trascorresse le giornate passeggiando tra le vie e la piazza principale di Atene interrogando conoscenti e passanti e ponendo loro domande che irrimediabilmente mettevano a fuoco una verità ben precise: molte convinzioni e credenze su cui avevano basato la loro vita erano errate.
Attento, però, il fatto che la massima socratica esprima la centralità e l’importanza della ricerca non significa affatto che sia un’attività fine a sé stessa, anzi tutto il contrario!
La ricerca non è un vagare indefinito e perpetuo al quale abbandonarti, ma è un modo per scoprire come cambiare vita e trovare finalmente la destinazione per te più congeniale.
E cosa c’è alla fine della ricerca? La felicità. Conoscere sé stessi, capire cosa fare nella vita, andare alla ricerca del proprio vero io significa affrontare un lungo viaggio in grado di farti giungere esattamente lì dove eri sempre stato destinato essere, nel luogo in cui la conoscenza di sé diventa felicità.
Prendi del tempo per te
Prendersi del tempo per sé per poter rendere il proprio viaggio interiore un’esperienza edificante e indimenticabile? Più facile a dirsi che a farsi potresti ritrovarti a procrastinare considerando la frenesia della quotidianità odierna e da una parte non avresti nemmeno torto.
Il fatto è, però, che prendersi del tempo per sé non è qualcosa che riguarda solamente l’aspetto temporale vero e proprio, ma soprattutto quello spirituale. Significa soprattutto cambiare il mindset e plasmare la tua vita in modo tale che non passi giorno in cui tu non abbia coscienza di ciò che sei e di ciò che puoi fare.
Quante volte ti sarà capitato in passato di fare una scelta che poi si è rivelata errata perché presa troppo precipitosamente? E attenzione, questo non fa di te qualcuno da biasimare, ma solo da comprendere. Dopotutto è la nostra stessa natura umana a renderci imperfetti, ma fortunatamente anche perfettibili.
Ciò significa che se imparerai a valutare con le giuste situazioni, cose e persone, forse non riuscirai ad azzerare tutti gli errori, ma sicuramente sarai in grado di arrivare al tuo successo e afferrare nuove opportunità che oggi ti sono negate non per un capriccio del caso o per sfortuna, ma forse anche per un’errata gestione del tempo.
Nel viaggio interiore ascolta le tue emozioni
Un viaggio interiore che si compi in maniera proficua e fruttuosa non può prescindere da quella che forse oggigiorno è una delle attività umane maggiormente sottovalutate, l’ascolto delle proprie emozioni.
Qui si tratta fondamentalmente di capirsi e di fare chiarezza una volta per tutte sul significato delle singole parole. Cosa s’intende effettivamente per ascoltare le emozioni?
Certamente nella vita di tutti i giorni è ovvio come ci si ponga in una situazione di ricezione attiva, affermare che le emozioni non condizionino la nostra persona e le nostre scelte sarebbe sbagliato. Allora perché ascoltarle se in fondo fanno già parte della nostra esistenza?
La risposta è meno banale di quanto potrebbe sembrare, semplicemente perché saper accogliere pienamente il tuo mondo interiore ti darà l’opportunità di ritrovare te stesso e rivestire la tua esistenza di un nuovo significato che non solo migliorerà te come persona, ma persino la tua vita e il tuo modo di essere.
Chi di noi non ha mai subito una ferita o un’umiliazione emotiva? Quando questo accade si arriva a pensare alle proprie impressioni come qualcosa di negativo, una sorta di nemico da combattere o per lo più ignorare in favore di una supposta razionalità.
Il fatto è che vivere senza le proprie emozioni significa vivere una vita a metà. Una vita in cui il tuo viaggio interiore ti condurrà lo stesso alla meta finale, forse, ma ne sarà davvero valsa la pena se per far ciò avrai sacrificato ciò che ti rende davvero umano?
Fai leva sulle tue potenzialità
Cosa sarebbe il viaggio interiore se tu non potessi improvvisamente più contare sulla persona più importante, ovvero sia te stesso?
Perché le cose stanno proprio così, passare attraverso la vita sfruttando solo una minima parte delle tue potenzialità è qualcosa di cui, prima o poi, ti pentirai e chiedendoti se davvero sei riuscito a ottenere quanto in realtà meritavi, ti renderai improvvisamente conto come il tempo a tua disposizione non sia più quello che avevi prefissato e desiderato.
Vuoi davvero arrivare al punto di vivere di rimpianti e di sogni irrealizzati? Allora ascoltati e se necessario scopri come aumentare l’autostima per iniziare a riconscere il tuo vero valore. In tanti non usano le loro potenzialità solo perché pensano di non valere nulla o di non meritare un adeterminata cosa.
Impara a conoscere i tuoi punti di forza e le tue debolezze, sfrutta l’unicità che ti contraddistingue e poniti sempre in maniera positiva nei confronti delle sfide lavorative e non, quando avrai giocato dando spazio a tutte le tue potenzialità, al di là dell’esito finale, non avrai nulla di cui pentirti..
Tira fuori il talento
Che compiere un viaggio interiore alla scoperta di sé stessi non sia un’impresa facile è un fatto noto, ma decidere di compierlo senza impiegare il proprio specifico talento sarebbe decisamente una pazzia.
Il discorso è questo: cosa ti rende davvero speciale? Possiedi un talento che ti caratterizza, anche nascosto?
La domanda di per sé potrebbe sembrare innocente, in realtà spesso per paura del giudizio degli altri in pochi sfruttano il proprio talento per essere se stessi e raggiungere il proprio obiettivo.
Parlare di talento poi potrebbe essere eccessivamente generale, sotto questo termine rientrano infatti concetti come la competenza, la passione, l’abilità, il profilo personale e in definitiva tutte quelle peculiarità come le soft skill che, in quanto esseri umani caratterizzano il comportamento e l’atteggiamento nelle varie situazioni.
Cosa puoi fare allora per tirare fuori il tuo talento? Per prima cosa è imprescindibile imparare a conoscersi. Solo dopo un’attenta analisi e valutazione di sé sarai in grado d’individuare quei punti di forza su cui si basa la tua persona.
La cosa più importante poi è rendersi conto che l’individuazione del proprio talento non è che la tappa iniziale di un lungo percorso in cui si apprenderà come sfruttarlo al meglio e utilizzarlo in tutti gli ambiti della propria esistenza.
Non vorresti usare il tuo talento con la stessa efficacia sul lavoro e nella tua vita privata come se fosse una specie di superpotere? E’ possibile, a patto che tu impari a conoscerti e a capire come incanalare il tuo dono in qualcosa di profittevole.
39 domande importanti per il viaggio interiore
- Quali sono i tuoi punti di forza?
- Qual’è il tuo obiettivo?
- Chi conta di più per te?
- Chi sono le persone che hai intorno?
- Ti piacciono le persone che frequenti?
- Stai facendo ciò in cui credi o ti stai adeguando a ciò che fai?
- Se potessi tornare indietro nel tempo e dare un consiglio a te stesso da giovane, quale consiglio ti daresti?
- Se potessi tornare indietro cosa cambieresti?
- Sei ancorato a qualcosa che forse dovresti lasciare andare?
- Quali sono le cose a cui dovresti dedicare più tempo?
- Quali sono le cose a cui hai rinunciato per paura di sbagliare?
- E’ peggio sbagliare o non provarci mai?
- Cosa vorresti fare e che non riesci?
- Cosa ti manca per riuscirci?
- Che cosa ti preoccupa?
- In cosa sei particolarmente bravo?
- Quali sono i tuoi talenti?
- Come usi i tuoi talenti?
- Quali sono le tue potenzialità?
- Dedichi tempo alle tue potenzialità?
- Cosa ti serve per sentirti sicuro di stesso?
- Quando ti sei sentito sicuro di stesso?
- Che emozioni hai provato?
- Quando ti senti più sicuro?
- Cosa ti manca?
- Cosa ti piace fare veramente?
- Cosa sei disposto a fare per raggiungere il tuo obiettivo?
- Quando ti parli ti ascolti?
- Ti stai criticando?
- Quante volte sei soddisfatto di te?
- Cosa ti dà la carica energetica?
- Cosa invece prosciuga le tue energie?
- Quali sono le tue priorità nella vita?
- Cos’è ora di eliminare dalla tua vita?
- Che cosa ti fa rilassare davvero?
- Che cosa ti diverte e ti fa ridere?
- Cosa farai?
- Quando lo farai?
- Se non ora, quando?